The Cranes Are Flying, Parte I

Regia: Mikhail Kalatozov (1957)

Italian title: Quando volano le cicogne

Photography: Sergey Urusevsky

ENGLISH TRANSLATION

Quando volano le cicogne inizia con due giovani innamorati – Veronica (Tatiana Samoilova) e Boris (Aleksey Batalov) – che saltellano allegramente lungo un ponte su un fiume. La ragazza si toglie i tacchi; fa volteggiare il maglione sopra la testa. In sottofondo una musica soave. Continuano per tutta la lunghezza del ponte, saltellando in lontananza.

Li incontriamo sull’altro lato del ponte, saltellano ancora. Improvvisamente si fermano e alzano lo sguardo: uno stormo di gru sta volando in formazione. La ragazza recita una poesia al ragazzo: "Gru come navi, navigano nel cielo. Bianche, grigie, con lunghi becchi, volano". Parole di un tempo in cui due innamorati potevano saltellare senza alcuna preoccupazione al mondo.

In una bella inquadratura dall’alto, vediamo che gli innamorati vengono inzuppati da un irrigatore. Tra un po’ vedremo un’inquadratura simile, ma che evoca un sentimento completamente diverso.

La coppia arriva al palazzo di Veronica e fa quello che deve essere sicuramente un rituale: in una scena intima e meravigliosamente coreografica, sulle scale, parlano del loro prossimo incontro e si salutano bisbigliando. Veronica fa segno a Boris di stare in silenzio. Un cane abbaia e Boris corre sotto le scale per nascondersi da un vicino che sta uscendo.

Infine, fatti i loro piani, Veronica svanisce nel suo appartamento e un esausto Boris crolla sul pavimento fuori da un'altra porta, fino a quando un altro cane che abbaia lo scaccia.

Veronica si toglie le scarpe e cammina in punta di piedi.

Sbircia nella stanza dove i suoi genitori dormono, la attraversa e arriva nella sua stanza.

Veronica lascia cadere le scarpe e si tuffa sul suo letto. In una delle tante scene che mostrano la sincronia tra i due, Boris fa lo stesso nella sua stanza.

Una bella inquadratura dall’alto della famiglia di Boris a pranzo il giorno successivo.

Boris non è a pranzo. Sua sorella, Irina, esprime la sua disapprovazione: le attività notturne di Boris finiranno in un matrimonio, commenta. La nonna di Boris lo difende dicendo che lui lavora sodo e dovrebbe poter dormire fino a tardi la domenica.

Improvvisamente sentiamo un altoparlante dalla strada. L'Unione Sovietica è in guerra! Il cugino Mark corre a raccontarlo a Boris che dorme. Ma Boris è troppo insonnolito per prestare attenzione. Comunque, lo saprà abbastanza presto...

La scena successiva si apre su Veronica in attesa di Boris nel loro luogo di incontro, sulle scale del ponte. Ma è Mark che arriva correndo giù per le scale. Le dice che Boris deve lavorare e non può incontrarla. Le dice che lei deve vivere una vita normale in tempo di guerra. Lui non si aspetta di essere arruolato perché è un musicista talentuoso. Le dedicherà una sinfonia.

Mark tocca il braccio di Veronica. Lei lo allontana. Gli dice che dovrebbe vergognarsi del modo in cui la segue. Poi si allontana da lui.

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Questa inquadratura dall’alto contrasta con quella precedente, più gioiosa, all'apertura del film. Questa volta l'elemento secondario non è l’acqua rinfrescante, ci sono delle barricate e Veronica ha la schiena voltata per rifiutare un ragazzo diverso: Mark.

Al lavoro, Boris e il suo amico parlano mentre scavano. Chi di loro andrà in guerra? L'amico dice che Boris dovrebbe essere esonerato perché è un artista di talento.

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I due innamorati si trovano nell'appartamento di Veronica, sistemano delle tende oscuranti alle finestre. Parlano della guerra. Veronica insiste che Boris non sarà arruolato per via del suo talento. Chiede se lui si arruolerebbe; lui è evasivo. Diventando serio, la chiama Veronica anziché con il soprannome che lui le ha dato: Scoiattolo. Lei non vuole fare questo discorso serio. Si copre il viso con una tenda per nascondersi dalla verità: c'è una guerra e Boris andrà a combattere. 

Veronica dice a Boris che quando è con lui non ha paura di niente. Ma questo non sarà sufficiente a tenere Boris a casa.

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Nell’unica inquadratura del film dove un attore guarda direttamente nella macchina da presa, vediamo Boris che ci guarda negli occhi noi. Si sta chiedendo come dirà a questa ragazza ciò che abbiamo già immaginato: si è già arruolato e andrà presto in guerra.

Veronica chiacchiera del loro matrimonio. Dice che indosserà un abito bianco e un velo bianco lungo, come quello che indossava sua nonna, e Boris indosserà un abito nero.

Arriva l'amico di Boris, Stepan. Veronica è lieta di vederlo e corre in un'altra stanza per portare loro una sorpresa speciale. Mentre è via, Stepan comunica a Boris la notizia: dovranno presentarsi a rapporto alle 5:00 di quella sera. Veronica torna con le ciliegie ma capisce che sta succedendo qualcosa.

All'inizio Stepan dice che la loro chiamata a rapporto è arrivata. Poi rivela che entrambi si sono arruolati.

Veronica non può crederci. Cosa le succederà? Stepan se ne va.

Boris cerca di spiegare. Non voleva dirglielo perché il suo compleanno sarà il giorno successivo. Non gli succederà niente, dice. Tornerà e vivranno per cento anni. Vuole baciarla, ma lei volta il viso altrove. "Ci saluteremo dopo".

Tornato a casa, Boris prepara il regalo di compleanno di Veronica. È uno scoiattolo di pezza con un cesto di minuscole noci. Boris scrive un biglietto, lo mette nel cestino e lo copre con le noci. Chiede a sua nonna di darlo a Veronica il giorno successivo. E le chiede di aiutare Veronica se le cose diventassero difficili durante la guerra.

Arriva il padre di Boris. È furioso del fatto che Boris si sia arruolato, come un ragazzo sciocco in cerca di avventure. La famiglia fa un brindisi per Boris. Alcune ragazze del Comitato della Fabbrica e della Lega della Gioventù Comunista arrivano con dei regali in suo onore. Ma Boris si scusa e va nella sua camera.

Lì si siede alla scrivania, prende una foto di Veronica e la fissa.

Guarda questa incredibile carrellata su Veronica che va in autobus a trovare Boris.

Intanto Boris sta salutando la sua famiglia.

Quando lui va via sua nonna corre alle scale per guardarlo un'ultima volta. Il padre si siede al tavolo, incapace di credere di aver perso suo figlio. Poi lascia la stanza mentre la nonna si appoggia alla porta in una posizione di dolore.

Improvvisamente, suona il campanello. È Veronica che non è riuscita a trovare Boris tra la folla e i carri armati. La nonna la invita a entrare e la porta nella stanza di Boris dove le dà il suo regalo di compleanno: lo scoiattolo di pezza. Veronica è felice! La nonna le dice che c'è un biglietto, ma Veronica non lo vede nascosto sotto le noci.

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Deve averlo dimenticato, dice la nonna. Ti scriverà. Improvvisamente Veronica ricorda che deve trovarlo, per dirgli addio. Corre fuori a cercarlo.

Boris, Irina e le ragazze del Comitato della Fabbrica sono al punto di raccolta. Boris guarda intorno a se cercando di vedere Veronica. Irina lo rassicura: "Non ti preoccupare. Verrà."

"Ma come mi troverà in questa folla?" Il giovane sale in cima alla recinzione di ferro battuto e guarda la folla per trovare Veronica.

Questa carrellata, che dura quasi sessanta secondi, ricorda i set di Dino Risi in Il sorpasso, carichi di Italianità e personaggi tipici italiani. Qui, tra la folla dei russi che salutano i loro uomini (e ragazzi), ci viene mostrata una donna con una babushka che accarezza la testa del marito; una bambina che bacia il papà; un venditore che grida qualcosa riguarda le verdure; un uomo e una donna che ballano al suono di una fisarmonica; e persone che piangono e si asciugano le lacrime.

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La carrellata si interrompe improvvisamente e Veronica entra in scena portando dei pacchetti.

La vediamo in una carrellata, mentre cerca Boris lungo una recinzione in ferro battuto. La scena rispecchia la sequenza precedente, quella con Boris, forse anche lungo la stessa recinzione. Il regista ha usato scene parallele in precedenza – quelle di loro che saltano sui loro letti – per mostrare il legame di questi due giovani, la sincronia delle loro vite.

Finalmente Veronica avvista Boris! Lo chiama ma lui non la sente. Li seguiamo entrambi in due carrellate che si alternano: Veronica che sgomita attraverso la folla; Boris che marcia e scruta la folla per trovarla. Alla fine guarda in basso, triste e sconfitto.

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A quel punto è chiaro: Boris e Veronica non riusciranno a dirsi addio.

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È passato un po 'di tempo. La prossima scena si apre su Veronica che telefona alla famiglia di Boris. Parla con la nonna e chiede se ha sentito qualcosa. No, nessuno ha ricevuto una lettera da Boris.

Il set successivo è splendidamente progettato sul tema del tempo di guerra. È il primo di molti che vedremo. In questo caso le barricate seguono la lunghezza di una strada e le persone accumulano sacchi di sabbia su un lato.

Veronica e sua madre parlano della guerra. La giovane ha deciso che andrà a lavorare nella fabbrica di munizioni. Al suono di un allarme di raid aereo si affrettano a tornare all’appartamento.

I genitori di Veronica vogliono che lei scenda al rifugio antiaereo, benché loro stessi si rifiutino di lasciare l'appartamento. Sua madre prepara alcune cose per Veronica. La ragazza afferra lo scoiattolo che Boris le ha regalato e scende al rifugio da sola.

Nel rifugio Veronica incontra le due ragazze del Comitato della Fabbrica che abbiamo visto in precedenza nell'appartamento di Boris. Ancora una volta Veronica si lamenta di non aver sentito Boris. Le ragazze la rassicurano: è la guerra. La posta è molto lenta.

Notate la bella luce qui – e altrove nel film – del direttore della fotografia Sergey Urusevsky.

Torniamo in superficie, Veronica vede una fila di autopompe diretta verso il suo palazzo. Corre con loro, zigzagando attraverso macerie bruciate e tra lingue di fiamme. Il suo edificio è stato per metà distrutto. Corre sulle scale – le stesse scale dove aveva salutato Boris non molto tempo prima. Mentre corre, del materiale in fiamme cade dai piani superiori. Il fuoco la circonda.

In cima alle scale, apre la porta del suo appartamento. Quello che vede, incorniciato dalla soglia della porta, è il paesaggio urbano bombardato. L'appartamento della sua famiglia è stato distrutto; i suoi genitori sono svaniti nel nulla.

Veronica rimarrà con la famiglia di Boris. Il padre dice a Mark, il cugino di Boris, che devono prendersi cura di lei. Quella sarà per lo più responsabilità di Mark perché il padre e Irina lavorano in ospedale giorno e notte.

Una sera Mark e Veronica sono soli a casa. Lui suona il pianoforte e si lamenta che la guerra gli ha impedito di esibirsi al Tchaikovsky Hall.

Al suono degli aerei, Mark dice a Veronica che dovrebbero andare al rifugio, ma lei si rifiuta. Mark suona il pianoforte energicamente per sovrastare il suono degli aerei e le sirene. All’improvviso si sente uno schianto e il vetro della finestra esplode nella stanza. Le luci si spengono. Veronica vola tra le braccia di Mark che la conduce su un lato della stanza dove lei si accovaccia, coprendosi il viso con le mani e urlando. Mark guarda fuori dalla finestra ma un'altra detonazione rompe l’ultimo vetro. Lei gli corre incontro nel panico. Le raffiche di vento muovono le tende nella stanza illuminata da lampi accecanti

Guardate l'intera scena qui; notate l'uso del suono e i movimenti della macchina da presa che trasmettono la forza drammatica della scena.

Cadono tra le braccia l’uno dell’altra. Mark la bacia con passione, ma lei lo respinge.

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Con il suono della musica selvaggia del pianoforte e le bombe che esplodono in sottofondo, Veronica si allontana da Mark, passando accanto alla finestra aperta dove le tende si levano a ondate insieme a brillanti bagliori di luce. Lei cerca di lasciare la stanza ma lui non glielo permetterà.

Le dice che l'ama, ancora e ancora. Ogni volta, lei dice no, e lo schiaffeggia.

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Poi cerca di uscire dall'appartamento ma lui la ferma. L’inseguimento è segnato da una cacofonia di bombe che esplodono, vetro che si frantuma e musica violenta di pianoforte. Lui insiste che l'ama. Lei lo schiaffeggia ancora e ancora dicendo: "No! No!" finchè si ferma, esausta. Lui la prende e la porta nella camera da letto.

La scena si chiude con un’inquadratura dei piedi di Mark che camminano sul vetro rotto e una dissolvenza  sul volto di Veronica.

FINE PARTE I 

ENGLISH TRANSLATION

Click here for Part II (the final part) of The Cranes Are Flying, along with the Vertigo Grammar Exercises about the movie, which you'll find at the bottom of the cineracconto.  

GLOSSARIO

  • abbaia (abbaiare) – it barks

  • accecanti (e/i) – glittering

  • si accovaccia (accovacciarsi) – she crouches

  • afferra (afferrare) – she grabs

  • un altoparlante (e/i) – a loudspeaker

  • anziché – instead of

  • si arruola (arruolarsi) – he enlists, signs up

  • si asciugano (asciugarsi) – they dry

  • autopompe (a/e) – fire trucks

  • avvista (avvistare) – she glimpses, catches sight of

  • bagliori (e/i) di luce – flashes of light

  • bisbigliando (bisbigliare) – whispering

  • un brindisi (no change) – a toast (with drinks)

  • cammina (camminare) in punta di piedi – she walks on tiptoes

  • una carrellata (a/e) – a tracking shot

  • i carri armati (o/i) – the army tanks

  • un cesto (o/i) – a basket

  • le ciliegie (a/e) – the cherries

  • una dissolvenza (a/e) incrociata (a/e) – a dissolve (cinematic term: a shot or the end of one scene blends into another one)

  • esonerato (o/a/i/e) – exempted

  • fa (fare) volteggiare – she twirls (something)

  • una fisarmonica (a/e) – an accordion

  • fissa (fissare) – he gazes, stares

  • si frantuma (frantumarsi) – it smashes

  • gru – crane, cranes

  • un’inquadratura (a/e) dall’alto – a high-angle shot

  • inzuppati (inzuppare) – drenched (past participle as adjectice)

  • un irrigatore (e/i) – a sprinkler

  • lavora (lavorare) sodo – he works hard

  • si levano (levarsi) a ondate – they billow

  • macchina (a/e) da presa – camera

  • macerie (ia/ie) – rubble

  • il palazzo (o/i) – the apartment building

  • per via di – because of

  • presentarsi a rapporto – to report for duty

  • il punto (o/i) di raccolta – assembly station

  • le raffiche (ca/che) di vento – the gusts of wind

  • la recinzione (e/i) di ferro battuto – the wrought iron fence

  • il rifugio (io/i) antiaereo – the air raid shelter

  • sacchi (cco/cchi) di sabbia – sandbags

  • saltellano (saltellare) – they skip

  • sbircia (sbirciare) – she peeks

  • scaccia (scacciare) – he chases away

  • scavano (scavare) – they dig

  • schiaffeggia (schiaffeggiare) – she slaps

  • uno schianto (o/i) – a crash

  • sciocco (o/a/i/e) – foolish

  • uno scoiattolo (o/i) di pezza – a stuffed squirrel

  • sconfitto (sconfiggere) – he is defeated (past participle as adjective)

  • scruta (scrutare) – he looks

  • sgomita (sgomitare) – she elbows, pushes her way

  • sistemano (sistemare) – they set up blackout curtains

  • il soprannome – nickname

  • sovrastare – to drown out

  • superficie – aboveground

  • si tuffa (tuffarsi) – she dives, flops

  • le tende (a/e) oscuranti (e/i) – the blackout curtains

  • vergognarsi – to become ashamed