Regia: Jean Renoir, 1945
Secondo il calendario, è primavera: marzo. Mentre la macchina da presa si allontana, vediamo le mani di Sam che modellano enormi ami da pesca, molto simili a quelli di Devers. Deve puntare a prendere lui stesso Matita di Piombo!
Una dissolvenza ci porta sulla riva del fiume, dove Sam consegna una bobina di filo da pesca a Daisy. Jotty si siede accanto a lei sul ramo di un albero, guardando l'acqua.
"Il vecchio Piombo è un vecchio tipo piuttosto intelligente” – spiega Sam – "Non avrebbe vissuto fino a diventare così vecchio se non lo fosse. Scommetto che il vecchio Piombo aspetta la sua cena proprio laggiù". Allunga il suo braccio, indicando la direzione. "È come una trappola, sul fondo del fiume".
Sam si alza in piedi. "Dammi quella, tesoro", dice, prendendo la bobina di filo. Cammina dentro l’acqua, tenendo la lenza sopra la sua spalla per lanciarla. Daisy guarda con il suo vestito bianco, mentre Jotty accarezza il cane.
Ma cosa c’è?! Sbirciando dietro alcune macchie, vediamo il nipote di Devers, Finlay, che li sta spiando! Ricordate, Devers vuole Matita di Piombo tutto per sé! Una musica carica di suspense ci dice che Sam deve stare attento!
L'inquadratura di Sam immerso fino alla vita nell'acqua, mentre i suoi figli lo guardano, è un'altra bella scena pastorale, attentamente bilanciata e composta.
Il fumo sbuffa dalla ciminiera dei Tucker. Vediamo nuove toppe per le tegole sul tetto. Fuori nel campo, Sam siede dietro i muli che tirano l'aratro.
Quando Nona si avvicina con un sacco di semi, lui lo prende e riempie un secchio. Posto ai suoi piedi, il secchio distribuirà i semi nel solco appena fatto.
Lei gli mette un braccio intorno, poi appoggia la testa sulla sua spalla, contenta.
Alla casa, la nonnina esce sulla veranda. "Sam! Nony!" – grida – "Venite qui, presto! Jot sta male... Credo che abbia il mal di primavera!"
Quella sera, Sam e Nona sono seduti fuori in veranda. La macchina da presa si avvicina al volto inquieto di Nona. "Sam... ho paura!" Lui la stringe tra le braccia.
Nona, con un cappello di paglia, ha portato Jotty in città. "Non avevo motivo di disturbarla, dottore. Era solo quella piccola piaga. Jotty non è mai stato malato. Poi ha continuato a crescere. È come un verme strisciante malvagio che divora il mio bambino! Non ce la faccio più a guardarlo, dottore! Deve fare qualcosa per fermarlo!" singhiozza lei.
Il dottore, un uomo corpulento dai capelli bianchi, esamina la grande piaga sulla guancia di Jotty.
Consegnando Jotty a Nona, il dottore chiede: "Non ha una mucca, vero?"
"No, signore".
"Beh, sarà meglio che lei dica a Sam di procurarsene una".
"Come facciamo a procurarci una mucca?"
"Prendetene una in prestito! Lasciate che Sam allevi una giovenca per qualcuno".
"O prendete in prestito del latte, comunque. Due bicchieri al giorno... o meglio ancora, un quarto di gallone. Qualsiasi vicino con una mucca potrebbe metterlo da parte per voi".
"Ci proverò, dottore. Che medicina devo dargli?"
"Spogli il ragazzo". Il dottore indica il tavolo. Chiede a Jotty: "Ultimamente che verdure hai mangiato?"
"Verdure?!" – risponde Nona – "Non si possono coltivare verdure in inverno".
"Ha dei soldi?"
"Sì, dottore. Ho due dollari per lei. Sam ha un altro dollaro e trentacinque centesimi".
"Teneteli. Prenda i suoi soldi e li spenda tutti per la verdura. E prenda dei limoni. Gli dia un bicchiere di limonata, due volte al giorno. E prenda quel latte! Ha sentito? Se non gli dà del latte e della verdura, tutto quello che posso fare sarà completamente sprecato".
"E con il latte e la verdura?"
"Credo che lui abbia una possibilità".
In fondo alla strada, Sam entra nell'emporio di Harmie.
Un uomo (Charles Kemper) seduto sul bancone dice: "Beh, se non è Sam Tucker!" Un uomo corpulento, indossa una camicia bianca, una cravatta e un berretto con la visiera. È il primo uomo che vediamo che non indossa cappello da cowboy.
Sam va a stringergli la mano. "Tim! Quando sei arrivato in città?" Dietro di loro, vediamo dei cartelli scritti a mano per alcune delle offerte del negozio: mirtilli, sottaceti, sardine.
Harmie (Percy Kilbride) spiega: "Tim è tornato solo per sfoggiare i suoi vestiti da città".
"Guardate quella cravatta elegante!" dice uno dei ragazzi nel negozio, agitandola con le dita.
Harmie stesso indossa un papillon e un elegante cappello di paglia e sgranocchia allegramente un biscotto.
Tim salta giù dal bancone. "Sam, ti ho cercato dappertutto. Andiamo da Seamen, ti offro una birra e ti racconto tutto".
"Fratello, sono con te ogni volta che mi offri una birra!" Si gira verso Harmie. "Nona e Jotty sono dal dottor White. Quando arrivano, dì loro che tornerò tra un minuto, va bene?"
I due uomini si dirigono fuori.
Sulla porta, Tim chiede: "Hai detto che Nona e Jotty sono dal dottor White? Cosa c'è che non va, Sam?"
"Jotty sta male. Ha il mal di primavera. Povera Nona. Con un bambino malato, non riesce a chiudere occhio".
"È dura, amico."
"Mia madre è venuta a casa mia ieri per aiutare. L’ha portata Harmie con il suo camion. È un po' un sollievo", dice Sam.
Per strada, sulla via per il bar, i due uomini salutano le persone che conoscono.
Poi Tim si ferma e si rivolge a Sam: "Saresti interessato a venire a lavorare in fabbrica con me?"
"Sei pazzo? Cosa farei in una fabbrica? Sono un contadino".
Mentre continuano a camminare, Tim fa la sua proposta. "Beh, hanno appena aperto un nuovo stabilimento e sono alla disperata ricerca di uomini. Non devono nemmeno essere esperti. Conosco il caposquadra. Posso farti assumere in un minuto".
"Pagano tanto?"
"Sette dollari al giorno!"
"Sette dollari al giorno!?" Sam è stupito.
Nel bar, prendono due bottiglie di birra e si dirigono verso il retro. La lunga linea del bancone e degli sgabelli guida lo sguardo attraverso la scena dal barman ai due amici, che si siedono a un tavolo.
"Sette dollari al giorno, eh?" Sam non riesce a togliersi dalla mente quella cifra.
"Quindi è un sì – verrai?"
"Non vedo proprio come potrei, Tim. Ho fatto un accordo con Ruston. Ho già ottenuto del credito dal suo spaccio".
"A sette dollari al giorno non ci metteresti molto a ripagarlo".
"Sì, ma ti dico, Tim, questa è la prima volta che ho potuto coltivare il mio raccolto, proprio come ho sempre voluto. Non è qualcosa a cui posso rinunciare, così".
"Preferisco lavorare nel mio campo" – continua Sam – "Mi sento meglio così... mi sento più libero". In primo piano, ha uno sguardo serio e bramoso.
"Libero? Libero? Amico, con i soldi in tasca, sei libero come il vento. Con queste" – tira fuori alcune banconote – "se vuoi un buon pasto, vai in un ristorante. Una buona stanza, vai in un hotel. Tutto quello che devi fare è mostrare i tuoi dollari. Ottieni tutto quello che vuoi".
"Quello lo chiami libero?" – Chiede Tim – "Sudare dalla mattina alla sera sotto il sole cocente, lavorando in quei campi!"
"Oh, ammetto che a volte è piuttosto difficile. Quello che voglio dire è che mi piace poter decidere le cose da solo. Sapere che posso scegliere il momento di piantare, arare e raccogliere". Sam abbassa lo sguardo, esaminandosi le mani. "Che posso fare tutto a modo mio e non devo rispondere a nessuno. Voglio dire che solo io ne rispondo".
"Questo significa no?"
"Temo di sì, Tim". Sam rimarrà nella sua fattoria.
FINE PARTE VI
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GLOSSARIO
allevi (allevare) – he raises (an animal) (congiuntivo)
appoggia (appoggiare) – she rests, leans
un berretto (o/i) con la visiera – a peaked cap
una bobina (a/e) – a coil
bramoso (o/a/i/e) – longing
il caposquadra (capo/capi) – the foreman
cifra (a/e) – figure, number
cocente (e/i) – burning, scorching
consegna (consegnare) – he hands [something to someone]
una giovenca (ca/che) – a heifer
la guancia (ia/e) – the cheek
non ci metteresti (metterci) molto – it wouldn’t take you long
un papillon (no change) – a bow tie
piaga (a/ghe) – sore (noun)
la proposta (a/e) – the pitch, proposal
io ne rispondo (rispondere) – I’m responsible for it
sbirciando (sbirciare) – peering, peeking
sfoggiare – to show off
gli sgabelli (o/i) – the bar stools
spogli (spogliare) – undress (imperativo)
uno stabilimento (o/i) – a plant, factory
strisciante (strisciare) – crawling (present participle)
teneteli (tenersi) – keep it (imperativo)
toppe (a/e) – patches
un verme (e/i) – a worm
la vita (a/e) – the waist