Regia / Director: Alberto Lattuada, 1962
Quando Nino entra nell'ufficio del capo, non c'è nessuno alla scrivania. Una voce fuori campo dice: "Giovanotto..." La macchina da presa fa una rapida panoramica fino al dottor Zanchi (Armando Tine), in piedi davanti a una libreria. "Bravo! Venga avanti”. Parla italiano, ma con un forte accento americano.
When Nino walks into the boss’s office, no one is at the desk. A voice from off-screen says, “Young man…” The camera pans rapidly to Mr. Zanchi, standing at a bookcase. “Great! Come in.” He speaks Italian, but with a strong American accent.
Indica una sedia. "Si accomodi". Nino si avvicina, con l'aria un po' ansiosa.
He indicates a chair. “Make yourself comfortable.” Nino walks over, looking a little anxious.
"Una sigaretta?"
"Grazie, dottore". Ne prende una dal portasigarette che Zanchi gli tiene aperto.
“Cigarette?”
“Thank you, sir.” He takes one from the case Zanchi holds open for him.
Zanchi si siede dietro la scrivania. "Così, lei ha voluto convertire il suo premio produzione in una vacanza?" Zanchi si appoggia alla sedia e, accavallando le gambe, fa cenno a Nino di sedersi. In primo piano, vediamo un sofisticato pannello di controllo sotto la scrivania.
Con la sigaretta in mano, Nino risponde: "Sì, dottore, siccome per molti anni ho sempre rinunciato alle mie vacanze per lavorare".
Zanchi takes a seat behind his desk. “So you’d like to convert your bonus into vacation time?” Zanchi leans back in his chair and, crossing his legs, gestures for Nino to sit. In the foreground, we see a sophisticated control panel under the desk.
Holding the cigarette, Nino answers, “Yes, sir, since I’ve given up vacation for work for so many years.”
"Porto la mia famiglia al mio paese natale" – dice sorridendo e animandosi – "perché i miei genitori ancora non conoscono né la mia signora, né le mie bambine".
"E noi abbiamo voluto accontentarla", gli ricorda Zanchi. Ha il modo di uno zio che parla a un bambino.
Sulla sua scrivania incombe un microfono ingombrante.
“I’m taking my family to my hometown,” he says, smiling and animated. “My parents don’t know my wife or my daughters yet.”
“And we have accommodated you,” Zanchi reminds him. He has the manner of an uncle speaking to a child.
A bulky microphone looms over his desk.
Zanchi allunga la mano con un accendino. Quasi facendo l’occhiolino, come se condividesse una battuta tra amici, Nino dice: "No, non si disturbi. Non fumo!" Si china in avanti e rimette la sigaretta nel portasigarette.
Zanchi reaches out with a lighter. Almost winking, as if sharing a joke between friends, Nino says, “No, don’t bother. I don’t smoke!” He leans forward and returns the cigarette to the case.
"Le sue note personali sono state sempre ottime", dice il capo nel suo italiano accentato. "Confermando che oggigiorno i tecnici siciliani non hanno nulla da invidiare nè ai tecnici torinesi nè ai milanesi. Neppure agli stessi tedeschi!"
Nino sembra compiaciuto, sorride ancora.
“Your record has always been exemplary,” the boss says in his accented Italian. “It proves that these days, the Sicilian technician has no reason to envy technicians of Turin or Milan. Not even the German technicians themselves!”
Nino looks pleased, still smiling.
"Oggi, il siciliano può andare, come si dice, a fronte alta per l'Europa e in tutto il mondo". Nino raddrizza la schiena e diventa improvvisamente serio.
“The modern Siclian, how do you say, can hold his head up high in Europe and the world.” Nino sits up straighter, suddenly serious.
Si sporge in avanti con fare cospiratorio. "Mi scusi, Dottore. Per caso lei è siciliano?"
"No, sono di Trenton".
"Veneto?"
He leans forward conspiratorially. “Excuse me, sir. Are you by any chance Sicilian?”
“No, I'm from Trenton.”
“Veneto?”
Zanchi scuote la testa. "Trenton, New Jersey, Stati Uniti. Mio padre e mia madre erano di Calamo*".
"Calamo?! È il mio paese!" Nino è entusiasta: la sua bocca si apre e le sue sopracciglia si alzano.
*Calamo è una città inventata.
Zanchi shakes his head. “Trenton, New Jersey, United States. My father and mother were from Calamo.”*
“Calamo?! It’s my hometown!” Nino’s thrilled: his mouth falls open, and his eyebrows shoot up.
*Calamo is a fictional town.
"Appunto. Firmando la sua licenza me ne sono accorto". Continua con calma: "Lei a Calamo, suppongo che conoscerà..."
"Conosco tutti!" lo interrompe Nino, deliziato da quella che gli sembra una coincidenza. "Tutti quanti!"
“Precisely. I noticed it when signing your leave.” He goes on calmly: “In Calamo, I imagine that you know –”
“I know everyone!” Nino interrupts, delighted by what looks to him like a coincidence. “All of them!”
"Dicevo che conoscerà Don Vincenzo".
"Ehi! Chi non conosce Don Vincenzo? Lo conoscono tutti e lui conosce tutti noi. E a tutti noi ci tiene nel suo cuore". Indica il suo cuore, con le sopracciglia di nuovo alzate.
“I was saying that you would know Don Vincenzo.”
“Ha! Who doesn’t know Don Vincenzo? Everyone knows him and he knows all of us. And he has us all in his heart.” He points to his heart, eyebrows raised again.
Incoraggiato da questo legame con il capo, Nino si lancia in un racconto: "Ricordo, Dottore, quando io ero bambino, nella villa gestita da lui..."
Encouraged by this bond with the boss, Nino launches into a story: “I remember, sir, when I was a boy, at the villa he managed –”
Ma Zanchi lo interrompe. "Mi fa un piacerino?"
Nino risponde prontamente: "Cento gliene farei, Dottore!"
But Zanchi cuts him off. “Would you do me a small favor?”
Nino quickly responds, “I’d do one hundred favors for you, sir!”
Il capo infila la mano nella scrivania e tira fuori un pacchettino. "Questo è un regalo per Don Vincenzo che mi proviene da comuni amici".
The boss reaches into his desk and takes out a small package. “This is a gift for Don Vincenzo that comes to me from some mutual friends.”
Nino si sporge in avanti per prenderlo. "Senz'altro!"
Ma Zanchi lo ritrae. "È un oggetto di valore" – dice nel suo italiano accentato – "Deve custodirlo con molta attenzione".
"Non si preoccupi, Dottore".
"E… personalmente a Don Vincenzo". Sottolinea ogni parola.
Nino leans forward to take it. “Gladly!”
But Zanchi pulls it back. “It’s very valuable,” he says in his accented Italian. “You have to safeguard it very carefully.”
“Don’t worry, sir.”
“And… personally to Don Vincenzo.” He emphasizes each word.
"È per me un grandissimo onore ". Nino si avvicina e prende il pacchetto.
"Bene. Allora..."
"Dica pure, Dottore".
"Grazie e buon viaggio". Gli porge la mano, che Nino stringe.
“It’s a great honor for me.” Nino reaches over and takes the package.
“Good. So…”
“Anything, sir.”
“Thank you and have a safe trip.” He offers his hand, which Nino takes.
Nino prende la sua valigetta e si affretta verso la porta.
Nino picks up his case and hurries toward the door.
Si ferma e si volta indietro. "Grazie infinite, è molto gentile!" Fa un rapido inchino. Dietro di lui, vediamo una mappa del mondo.
He stops and turns back. “Thank you so much, you’re very kind!” He gives a quick bow. Behind him, we see a map of the world.
Prosegue verso l'uscita, ma la strada è bloccata. Rivolgendosi di nuovo a Zanchi, dice, scusandosi, "La porta".
He continues to the exit, but his path is barred. Turning to Zanchi again, he says, apologetically, “The door.”
Zanchi ridacchia. Allunga un braccio e preme il pulsante che permette a Nino di proseguire il suo cammino.
Zanchi chuckles. Reaching over, he pushes the button that will allow Nino to continue on his way.
La porta si apre e Nino si precipita fuori.
The door slides open and Nino rushes out.
Zanchi è seduto alla sua scrivania e contempla le sue mani. Trasmettendo questo regalo, Zanchi si è preso cura degli affari… e ha messo in moto la nostra storia.
Zanchi sits at his desk contemplating his hands. By passing on this gift, Zanchi has taken care of business – and set our story in motion.
FINE PARTE 2
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