Mafioso, Parte 3

Regia / Director: Alberto Lattuada, 1962

Ora Nino è davvero in ritardo. Mentre si precipita giù per le scale che portano al parcheggio, la musica martellante ritorna, più intensa che mai.

Lui guarda il pacchetto del capo e lo mette nella sua valigetta.

Nino is really late now. As he rushes down the stairs to the parking lot, the pounding music returns, more intense than ever.

He looks at the boss’s package, and puts it in his briefcase.

 

Salta in macchina e si precipita verso casa. 

He jumps in the car and takes off for home.

 

Guida con impazienza. Bloccato nel traffico, suona il clacson. La musica è forte e insistente, un motivo ripetuto che ricorda un treno in corsa.

Guidando a tutta velocità, guarda l'orologio.

He drives impatiently. Stuck in traffic, he pounds his horn. The music is loud and insistent, a repeating pattern that calls to mind a speeding train.

Driving at full speed, he looks at his watch.

 

All'improvviso, lo vediamo aprire la porta del suo appartamento ed entrare. La musica sparisce. 

"Ehi, Marta!" In una mano porta una valigia a quadri. Nell'altra, vediamo la sua valigetta e alcune scatole di panettone, il tradizionale dolce di Natale italiano.

"Sei tu?" urla la moglie da fuori campo.

"Sì!"

Un'anatra di plastica si trova in primo piano, al centro dell’inquadratura.

Abruptly, we see him open his apartment door and enter. The music disappears. 

“Hey, Marta!” In one hand, he carries a plaid suitcase. In the other, we see his briefcase and some boxes of panettone, the traditional Italian Christmas sweet bread.

“Is that you?” his wife calls from off-screen.

“Yes!”

A plastic duck sits foreground, in the center of the frame.

 

"Ti sei ricordato tutto?" gli chiede lei.

"Certo! La valigia riparata, la lavanderia…" Marta (Norma Bengell) passa nella stanza accanto, guardandosi alle spalle "... i panettoni, il mio vestito blu".

"Perché il vestito blu? Faremo qualche serata?" chiede lei.

"No!" – ride lui – "Quale serata? Domenica mattina, per la messa".

“Did you remember everything?” she asks.

“Of course! The suitcase repaired, the laundry –” Marta walks through to the next room, looking over her shoulder “– the panettones, my blue suit.”

“Why the blue suit? Will we be having some nights out?” she asks.

“No!” He laughs. “What nights out? For Sunday morning, for the mass.”

 

La cucina ha degli armadietti ordinati, all'ultima moda degli anni '60. 

"Hai i regali?" chiede lui. 

"Sì, sì!"

“Cos’hai comprato?” chiede lui sorridendo.

"Sono stata alla Rinascente*. Ho preso tutto lì, dopo vedrai!" esclama Marta uscendo dalla stanza. Ha un forte accento milanese.

"Mi fido del tuo buon gusto, Marta".

*Una catena italiana di grandi magazzini di fascia alta.

The kitchen has tidy wall cabinets, in the latest 1960s style. 

“Do you have the gifts?” he asks.

“Yes, I do!”

“What did you buy?” he asks, smiling.

“I went to the Rinascente.* I got everything there, you’ll see later !” Marta exclaims leaving the room. She has a strong Milanese accent.

“I trust your good taste, Marta.”

*A high-end Italian department store chain.

 

"Non sei ancora pronta?" chiede lui, baciando la figlia. Lei sta giocando con un frullatore. La cucina è piena di testimonianze del boom economico italiano. Lui bacia l'altra figlia. "Andiamo! O perdiamo il treno". A Marta: "Non potresti fare un po' più prestino?" 

“Aren’t you ready yet?” he asks, kissing his daughter. She’s playing with a blender. The kitchen’s filled with evidence of Italy’s economic boom. He kisses his other daughter. “Let’s go! We’ll miss the train.” To Marta: “Can’t you go a little faster?”

 

"Non ho mica dormito, sai", dice lei mentre lui la bacia. "Non ho avuto un attimo di riposo da stamattina. Le gambe non me le sento più. E poi, la Sicilia non scappa mica, no?"

I suoi capelli biondi sono raccolti sulla testa.

“I haven’t been sleeping, you know,” she says as he kisses her. “I haven’t had a moment’s rest since this morning. I can't even feel my legs anymore. And anyway, Sicily won’t run away, will it?”

Her blonde hair is piled up on her head.

 

Avvolge la spazzatura della cucina in un giornale. Dall'altra stanza, Nino urla: "La Sicilia no, ma il treno sì. Se perdiamo quello delle 15:10*, il nostro programma sarà rovinato!”

"Se partissimo domattina non sarebbe meglio?" Esce sul balcone e getta la spazzatura in uno scivolo, un'altra comodità moderna.

*L'ora militare è normalmente utilizzata per gli orari e i programmi scritti. L'uso che Nino ne fa nelle conversazioni informali è un’espressione della sua personalità.

She wraps up the kitchen trash in a newspaper. From the other room, Nino yells, “Sicily no, but the train will. If we miss the 3:10*, our plan will be ruined!”

“If we left in the morning, wouldn’t it be better?” She steps out onto the balcony and throws the trash down a chute, another modern convenience. 

*Military time is normally used for timetables and written schedules. Nino’s use of it in informal conversation is an expression of his personality. 

 

"Ma che dici, cara?" Nino è in bagno, in canottiera. "È tutto già programmato". Lui si passa un piccolo rasoio elettrico sul mento. "Treno comodissimo con posti prenotati. Partendo oggi alle 15:10, alle 17:31 siamo a Bologna". 

“What are you saying, dear?” Nino is in the bathroom, in his undershirt. “Everything is already planned.” He passes a small electric shaver over his chin. “A very comfortable train with reserved seats. Departing today at 3:10, at 5:31 we’ll be in Bologna.”

 

"Ci prendiamo il cestino coi tortellini caldi". Sempre radendosi, con l'altra mano usa un lucidatore elettrico per le scarpe. "Il caffè lo prendiamo a Firenze e alle 23:00 siamo a Roma. Ci compriamo i cuscini e ci mettiamo a dormire. Domani mattina alle 10:07, freschi come una rosa, ci imbarchiamo sul traghetto per la Sicilia". 

*Nei primi decenni del Dopoguerra, alla stazione di Bologna, si potevano comprare lasagne e tortellini attraverso il finestrino del treno! 

“We’ll get ourselves a nice basket of hot tortellini.”* Still shaving, he uses an electric buffer on his shoes with his other hand. “We’ll get coffee in Firenze and at 11:00 we’ll be in Rome . We’ll buy ourselves pillows and we’ll go to sleep. Tomorrow morning at 10:07, fresh as a daisy, we’ll board the ferry to Sicily.” 

*For the first decades of the postwar period, you could buy lasagna and tortellini through the train window at the Bologna station!

 

"Invece, partendo domani mattina, sai che succederebbe?" Si guarda allo specchio e continua a radersi. "Arriveremmo con uno o due giorni di ritardo in Sicilia".

Marta sta versando il frullato alle bambine. "Oh, che disastro!" commenta con sarcasmo.

“Do you know what would happen if we left tomorrow morning, instead?” He looks into the mirror and continues shaving. “We’d arrive in Sicily a day or two late.”

Marta is pouring the smoothies for the girls. “Gee, what a disaster,” she comments sarcastically.

 

Squilla il telefono. "Ci vado io", dice una delle bambine, avvicinandosi. Si sporge per afferrare la cornetta. "Pronto, casa Badalamenti... Mamma! Papà! Ci sono i nonni!" 

The phone rings. “I’ll get it,” says one of the girls, walking over. She reaches up to grab the handset. “Hello, Badalamenti residence… Mommy! Daddy! It’s Grandma and Grandpa!”

 
 
 

Marta prende il telefono. "Ciao, papà... stiamo partendo adesso... Solo quindici giorni... Si, lo so. Non c'è tempo per andare a Bellagio". In un campo lungo, vediamo l'appartamento: sedie di vimini, tende decorative legate in eleganti archi, luce che si diffonde. È molto differente da un paese siciliano. Le bambine indossano degli abiti coordinati mentre sorseggiano le loro bevande. 

Marta takes the phone. “Hi, Dad… we’re leaving now… Only fifteen days… Yes, I know. There isn’t time to go to Bellagio.” In a long shot, we see the apartment: wicker chairs, decorative curtains tied back in elegant archways, light pouring in. It’s a long way from a Sicilian village. The girls wear matching dresses as they sip their drinks.

 

Nino gira l'angolo e si veste mentre cammina. "Marta, siamo in ritardo! Fammi parlare". Si volta verso le figlie. "Andate, ragazze!"

"Antonio vi vuole salutare... Baci! Vi scrivo".

Nino prende il telefono. "Pronto, papà. Sì, siamo in partenza".

Nino comes around the corner, getting dressed as he walks. “Marta, we’re running late! Let me talk.” He turns to his daughters. “Get going, girls!”

“Antonio wants to say hello to you… Kisses! I’ll write to you.”

Nino takes the phone. “Hello, Papa. Yes, we’re just leaving.”

 

Beve un sorso veloce del frullato. "No, non vi preoccupate... Che? La vaccinazione contro il tifo? Papà, che credete, che andiamo in mezzo ai Mau-Mau?” Suo suocero ha un'idea nordica della Sicilia.* Con la cravatta storta, felice, Nino dice: "Le porto a casa mia!"

*Il nord Italia, più ricco e industrializzato, ha la tendenza a mantenere una visione stereotipata del sud e della Sicilia come arretrata e selvaggia, e la gente non istruita e non sofisticata. Allo stesso modo, i meridionali possono considerare il nord come snob e freddo.

He takes a quick drink from the smoothie. “No, don’t worry… What? Typhus vaccine? Papa, what do you think, that we’re going among the Mau Mau?” His father-in-law has a Northern idea of Sicily.* Tie askew, happy, Nino says, “I’m bringing them to my home!”

*The industrialized and richer north in Italy has the tendency to hold a stereotyped view of the south and of Sicily as backward and wild, the people uneducated and backward. Likewise, Southerners may view the north as snobbish and cold.

FINE PARTE 3

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